No Slot
Dal Papa contro il gioco d’azzardo
di Andrea Tornielli
All’udienza del 4 settembre il settimanale del no profit «Vita» regala a Francesco un numero unico che raccoglie 15 mesi di lavoro giornalistico su questo tema.
Il 5 giugno scorso avevano preso carta e penna e avevano scritto al Papa per chiedere un segno e una benedizione. «Da quasi due anni – spiega a Vatican Insider il presidente di “Vita” Riccardo Bonacina – stiamo lavorando e ci stiamo confrontando con giovani, associazioni, parrocchie, circoli su un tema che sta dilagando: il gioco d’azzardo di massa. Abbiamo fondato un movimento aperto, di opinione e confronto: No- Slot».
«Qui ci sono di mezzo donne e uomini, i loro spazi, le loro possibilità – minime, ma non scontate – di dare corpo a tutte quelle speranze di vivere una vita piena che non possono ridursi a un puro invito a “attendere” giorni migliori o, peggio, a consegnarle al puro dispendio dell’azzardo. Ci sembrava dunque inevitabile legare quel “non fatevi rubare la speranza”, rivolto ripetutamente proprio ai giovani dal Papa, al tema del gioco d’azzardo di massa».
Avevano scritto: «Santo Padre, le sue parole sono una guida per noi. Quel «non fatevi rubare la speranza» è stato, per noi ma, soprattutto, per i nostri giovani, spinta e rilancio di una motivazione che ogni giorno cerchiamo di rinvigorire. Parole che nei giovani che incontriamo, con i quali quotidianamente ci confrontiamo e talvolta confliggiamo, hanno acceso una richiesta di condivisione nuova. Per questo ci permettiamo di chiedere una parola, un gesto o un suo sorriso, Santità, per incoraggiarci e sperare che questo furto di speranza abbia davvero fine».
Il 17 giugno il Papa si è espresso con parole forti. Nella catechesi di apertura del Convegno ecclesiale della diocesi di Roma Francesco ha detto: «C’è gente che vive senza speranza. Ciascuno di noi può pensare, in silenzio, alle persone che vivono senza speranza, e sono immerse in una profonda tristezza da cui cercano di uscire credendo di trovare la felicità nell’alcol, nella droga, nel gioco d’azzardo, nel potere del denaro ma si ritrovano ancora più delusi».
«Un invito per i nostri giovani, per i nostri amici – commenta Bonacina – affinché la comunità si rimetta in cammino e si scrolli di dosso i “ladri di speranza” e ritorni a quella vita fatta di opere e di giorni che il gioco d’azzardo ha deturpato e allontanato da noi». Dopo altre lettere e comunicazioni, ecco l’invito all’udienza il prossimo 4 settembre. I «No-Slot» sbarcano in Vaticano. E portano in dono un nuemero speciale del mensile, fatto apposta per il Santo Padre, dedicato al tema del gioco d’azzardo patologico.