Gli effetti dell’alcol sul tono dell’umore
Bere bevande alcoliche è piacevole. Senza entrare nel merito dei diversi effetti prodotti da birra, vino, alcool, aperitivi e miscele varie e delle dosi e delle gradazioni alcoliche, che verranno trattate in altre schede, è esperienza comune a molti che, introducendo tali bevande, ad un certo punto ci si “sente meglio”. E’ interessante notare come due fonti molto diverse fra loro forniscano informazioni simili riguardo agli effetti dell’alcool sul tono dell’umore e sui comportamenti. In un sito realizzato con contributo dell’Associazione degli Industriali della Birra e del Malto ( www.birrainforma.it) si legge che la birra, consumata in occasioni opportune e in dosi moderate, può avere un effetto positivo sull’umore in quanto rende più socievoli, crea comportamenti più “sciolti”, favorendo la comparsa di aspetti positivi della personalità che facilitano la comunicazione. Nella stessa area del sito si aggiunge che l’effetto lievemente ansiolitico dell’alcool aiuta ad allentare la tensione, favorisce il rilassamento ed induce una piacevole sensazione di benessere. In un trattato medico su abusi e dipendenze pubblicato nel 2002 (Bona 2002) si definisce l’alcool come sostanza da abuso più diffusa e più utilizzata che determina effetti ansiolitici inducendo rilassatezza, felicità , senso di benessere ed anche euforia. Per molti individui questo è l’inizio del problema: cercano nel bere queste sensazioni positive, ma da questa abitudine nasce un “legame” che li potrà accompagnare per tutta la vita, provocando gravi danni al loro organismo.
Gli effetti dell’alcool sul tono dell’umore e sui comportamenti sono stati spiegati sulla base di meccanismi che si innescano nel cervello a seguito dell’assunzione di bevande alcoliche e tali meccanismi, mantenendosi per lunghi periodi, determinano una dipendenza dall’alcool che ne favorisce l’abuso. Per dipendenza si intende una alterazione del comportamento che da semplice e comune abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano in una condizione patologica. La persona dipendente perde ogni possibilità di controllo sull’abitudine (http://it.wikipedia.org/wiki/Dipendenza). Si definisce invece “sostanza da abuso” una sostanza che induce una auto-somministrazione secondo modalità che si discostano dalle norme mediche e sociali condivise.
(Articolo tratto dal sito Fondazione Cesare Serono)